Niente più notti insonni nel bilocale affollato.
Avevo un buco, un buco tutto mio, senza estranei rompicazzo.
La mia prima notte fu un sogno. Dormii come un sasso e al mattino feci colazione ascoltando la musica di MTV.
Accesi il computer ed ebbi una graditissima sorpresa: l'abbaino era coperto da varie reti wireless. Alcune erano criptate WPA e quindi inattaccabili. Ma ce n'era una WEP, e il WEP è un protocollo che si buca.
Io non ero in grado di farlo, ma PM si. Presto avrei avuto anche Internet gratis.
Ero felice. Ero proprio felice.
Il progetto TeTi andava avanti coi soliti ritmi disumani, ma il rientro a casa era un momento felice. Potevo cucinarmi qualcosa senza fare la fila, potevo telefonare a voce alta e, soprattutto, potevo stare mezza nuda senza scandalizzare nessuno.
PM aveva iniziato uno stage a Firenze e veniva a trovarmi tutti i weekend.
Come mi aspettavo, impiegò due minuti a bucare la rete wireless del vicino.
Mi regalò una connessione di ottima qualità, riuscivo perfino ad usare il Skype.
Il sabato, dopo le mie consuete ore di straordinario, iniziavamo le nostre passeggiate interminabili per il centro di Roma.
Camminavamo per ore e ore, senza mai stancarci, e sempre con la bocca aperta per la meraviglia: ogni vicolo del centro storico nascondeva un tesoro antico o aveva una storia importante che affondava nei secoli dei secoli.
Durante il sabato e la domenica Roma era splendida. E io mi sentivo innamorata, energica e ottimista.
Poi, improvvisamente, arrivava il lunedì mattina, il sogno finiva e l'ottimismo e l'energia diventavano un vago e improbabile ricordo.
PM aveva iniziato uno stage a Firenze e veniva a trovarmi tutti i weekend.
Come mi aspettavo, impiegò due minuti a bucare la rete wireless del vicino.
Mi regalò una connessione di ottima qualità, riuscivo perfino ad usare il Skype.
Il sabato, dopo le mie consuete ore di straordinario, iniziavamo le nostre passeggiate interminabili per il centro di Roma.
Camminavamo per ore e ore, senza mai stancarci, e sempre con la bocca aperta per la meraviglia: ogni vicolo del centro storico nascondeva un tesoro antico o aveva una storia importante che affondava nei secoli dei secoli.
Durante il sabato e la domenica Roma era splendida. E io mi sentivo innamorata, energica e ottimista.
Poi, improvvisamente, arrivava il lunedì mattina, il sogno finiva e l'ottimismo e l'energia diventavano un vago e improbabile ricordo.
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