martedì 10 novembre 2009

14. Un amico nel deserto

Il corso introduttivo al software TeTi si dimostrò più noioso di un callo.
E il soggetto che fungeva da docente sembrava un tipo davvero strano.
Il project manager Mori ce l'aveva pubblicizzato come un pezzo grosso dell'informatica. Uno che aveva scritto persino un libro di programmazione C++.
"Siete dei ragazzi fortunati. Il corso ve lo fa uno TOSTO."
In realtà quello sembrava tutto fuorché un tipo tosto. E soprattutto non sembrava un guru dell'informatica.
Ne ho conosciuti di informatici maschi... In genere puzzano e sono imbozzati.
Sono arguti, hanno una grande passione per il cibo e amano il buon vino.
Questo soggetto era magrissimo e così diafano che sembrava appena uscito dall'ospedale.
A pranzo mangiava sempre una banana e un'arancia.
Non beveva caffè, nè usciva durante le pause.
La mattina andava al distributore automatico, si prendeva 4 bottigliette d'acqua e se le beveva durante la giornata.
Forse stava seguendo una terapia, forse era semplicemente asettico.
Ma la cosa che mi colpiva di più era la sua voce dannatamente stridula. Passavo 8 ore al giorno a sentire quella voce spiegare come lavorava il software TeTi.
Sbadigliavo in continuazione.
Con le coinquiline non avevo nessun tipo di dialogo.
Per evitare di sprofondare completamente nel torpore e nel NULLA, decisi di esplorare la parte maschile del gruppo.
Scoprii che c'erano sei ragazzi timorati di Dio e dell'Azienda ma c'erano anche tre ragazzi vivi.
Alessio, Luca e Giovanni erano vivi e divertenti. Avevano degli interessi che andavano oltre le genoflessioni quotidiane ai padri protettori (Dio e l'Azienda).
Ben presto Luca divenne il mio compagno di banco.
Era una specie di orso intelligente e gentile.
Era più acuto degli altri ed era anche un pò nerd, quindi sapeva dispensare consigli e soluzioni se c'erano problemi coi computer.
E quando mi vedeva annoiata sapeva farmi ridere.
In genere faceva l'imitazione del romano burino: si prendeva una chewingum, cominciava a masticare rumorosamente e mi redarguiva con un: "Aho! Che fai? Staj svojata?!? No'o sai che devi PRODURE?"

2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Ciao Giulietta!
    Intanto grazie per avere visitto e commentato il mio blog...
    La tua pagina web è interessantissima!!!
    Sembra di leggere un romanzo in divenire!

    In bocca al luopo per la nuova strada che hai già iniziato a percorrere!

    Prometto che seguirò i tuoi nuovi aggiornamenti!!!

    A presto,
    Grillostraparlante

    ...scusa ma nel post precedente ho fatto un errore grammaticale imbarazzante!!!

    RispondiElimina

 
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